lunedì 3 settembre 2012

E' BELLO VIVERE LIBERI! ARRIVA IN COLOMBIA

E' BELLO VIVERE LIBERI! arriva a BARRANCABERMEJA, COLOMBIA!
Una cittadina dove la lotta per il petrolio e la violenza scandiscono ogni minuto ad eccezione del palcoscenico del festival Por La Paz, dove i ragazzi credono nel teatro e nell’arte come strumenti per tornare a “sentire”. “ragionare”, “vivere”: unico e specialissimo tentativo di normalizzare un paese in guerra continua. 
Dal 15 al 25 settembre 2012.
http://mattegomez.wix.com/segundofest-inter#!inicio/mainPage

sabato 1 settembre 2012

io lavoro qui!

Una crew di artisti e creativi italiani under 35. 
Ff è un progetto di Centrale Fies a sostegno della creazione contemporanea nato nel 2007. Dalla ideazione di una strategia di sviluppo dei progetti artistici alla vendita, passando per la gestione nanziaria, la produzione, la ricerca dei possibili partner, la distribuzione, la promozione, la comunicazione, in una struttura, essibile capace di prendere forme diverse a seconda delle esigenze. Un nuovo concetto di fare residenza e un modo speciale per sostenere la nuova generazione di artisti italiani. 





Centrale Fies di Dro, turbina di idee e arte



24 novembre 2012 di Paola Malcotti
Una centrale idroelettrica ancora parzialmente in funzione, una struttura nella quale si genera sempre più energia. Di tutti i tipi. L’elettricità, a Fies, si percepisce in modo netto, la si può toccare con mano, guardare, applaudire. Costruita agli inizi del ’900, la Centrale idroelettrica di Dro dal 2002 è diventata infatti un grande laboratorio per gli amanti del teatro, del cinema, della comunicazione e più in generale delle performing arts. Qui, grandi nomi del teatro mettono in scena ogni anno spettacoli studiati apposta per questo luogo, che si alternano a momenti di cultura varia, dalla lettura di poesie alla danza e alla musica.
Inserita in un ambiente naturale di grande pregio, sulle rive del Sarca, a pochi chilometri da Dro e circondata dalla frana delle Marocche, la Centrale è una delle più importanti testimonianze di archeologia industriale della regione, monumento storico meraviglioso e imponente, capace di caratterizzare l’intero territorio con la sua presenza.Trasformata da fabbrica di corrente elettrica a opificio di arte e idee, ha visto nel corso dei decenni la realizzazione di interventi architettonici esterni e interni ispirati al totale rispetto della struttura e della sua storia, pur mantenendo un occhio al contemporaneo. Il progetto di recupero e qualificazione ad uso culturale – curato dall’architetto Sergio Dellanna ed ispirato a criteri di economicità, essenzialità, risparmio energetico e innovazione – si contraddistingue come inedita esperienza di valorizzazione di un ambiente industriale parzialmente in disuso e della sua trasformazione in un centro di produzione, inserito oggi nei più aggiornati circuiti dello spettacolo, dell’arte e della cultura internazionale.Un innovativo esempio di salvaguardia, recupero e rinascita di un bene collettivo insomma, dove la produzione di emozioni e di cultura passa spesso anche attraverso nuove modalità. Tra turbine tuttora in funzione e spazi che hanno conservato i nomi delle vecchie sale macchine, sono stati ricavati un grande teatro e dei laboratori aperti alle più innovative tendenze artistiche: è così che i suggestivi spazi della Centrale, restaurati e resi agibili, con adeguate attrezzature audio e illuminotecniche, sono offerti ogni anno ad artisti e compagnie come luogo di lavoro esperimentazione.
Grazie all’attività del festival Drodesera, qualificata esperienza di spettacolo ideata e realizzata dalla cooperativa “Il Gaviale” e arrivata quest’anno alla sua 32a edizione, all’interno della Centrale nel corso degli anni e grazie al supporto della Provincia autonoma di Trento e di Hydro Dolomiti Enel, che ci hanno creduto fin da subito, hanno via via preso vita però anche altre importanti attività.
«Fare arte è un lavoro ma qui noi cerchiamo di farlo in modo diverso – dice Dino Sommadossi, direttore di Centrale Fies – come ad esempio mettendo a proprio agio gli artisti: sulla scia di quel che accade nel Nord Europa quattro appartamenti, ex alloggi di operai, sono stati trasformati in spartane foresterie, permettendo così lo sviluppo di un’intensa attività di residenza creativa…
fonte Paola Malcotti & read more @ giornale l’Adige di oggi, sabato 24 novembre 2012