venerdì 7 ottobre 2016

Il nuovo sito è on-line!


DA OGGI HO UN SITO E UNA NEWSLETTER!!


Date un'occhiata e iscrivetevi per essere aggiornati ogni mese sulle prossime repliche!




Questo blog rimane un posto del cuore 
dove raccontare il mio lavoro, giorno dopo giorno.
Dove condividere il percorso di creazione degli spettacoli, 
i traguardi e i nuovi obiettivi.
Restate in contatto.
Anche qui, se vi va.

giovedì 6 ottobre 2016

Tesi di Laurea Magistrale


Con 110 e lode, Giorgia Gobbi si è laureata in Storia del Nuovo Teatro all'Università di Bologna con una tesi magistrale dedicata al mio lavoro teatrale

L’OFFICINA DRAMMATURGICA DI MARTA CUSCUNÀ
Teatro visuale, di narrazione, di indagine: fonti e tecniche 
"In questa tesi si è cercato di riflettere sulle tecniche narrative utilizzate nel Progetto teatrale sulle Resistenze femminili. Attraversando la riflessione che, a partire dagli anni Novanta, gli storici e i critici teatrali hanno dedicato alla figura del narratore e a quella del nuovo performer epico, si è cercato di comprendere in quali aspetti il teatro di Marta Cuscunà sia affine alle pratiche proprie degli esponenti della prima e della seconda generazione di tali figure e in quali invece si distingua. Infine, osservando il vasto arcipelago di performance solistiche che nel corso dei decenni si sono delineate sul panorama teatrale italiano e hanno varcato i confini della narrazione teatrale, si avanza l’ipotesi che i progetti artistici di Marta Cuscunà possano essere letti come sperimentazioni che si collocano “ai confini della performance epica”. 
Un grazie particolare a Giorgia Gobbi per aver studiato con tanta cura ogni dettaglio del mio lavoro, alle professoresse Cristina Valenti e Laura Mariani per la grande fiducia e stima con cui hanno accolto e seguito l'elaborazione di questa corposissima tesi di laurea.

su Alternatives théâtrales #129 « Scènes de femmes. Écrire et créer au féminin »


Torna disponibile il numero di Alternatives théâtrales #129 « Scènes de femmes. Écrire et créer au féminin ». Ci sono nomi pazzeschi come Christiane Jatahy e per l'Italia: Emma Dante e Ermanna Montanari. E poi ci sono anche io. Ed è un onore vero.
Grazie di cuore a Laurence Van Goethem che ha incluso il mio lavoro in questo volume, al fianco di artiste che per me sono vere e proprie stelle polari.


Anne-Pascale Clairembourg dansTristesses d'Anne-Cécile Vandalem, Das Fräulein (Kompagnie). Photo Christophe Engels.
On ne badine pas avec les créatrices
« Tous les hommes sont menteurs, inconstants, faux, bavards, hypocrites, orgueilleux et lâches, méprisables et sensuels ; toutes les femmes sont perfides, artificieuses, vaniteuses, curieuses et dépravées ; le monde n’est qu’un égout sans fond où les phoques les plus informes rampent et se tordent sur des montagnes de fange ; mais s’il y a au monde une chose sainte et sublime, c’est l’union de deux de ces êtres si imparfaits et si affreux. »
Alfred de Musset, On ne badine pas avec l’amour (1834).
C’est à la deuxième catégorie évoquée par l’auteur du XIXe siècle que nous nous intéressons dans ce numéro. Non parce qu’elles sont meilleures que les premiers – l’équivalence de défauts et de qualités vaut à la ville comme chez Musset – mais parce qu’elles sont encore grandement désavantagées dans un monde où s’exerce la domination masculine.
Éditorial par Sylvie Martin-Lahmani (extrait)
Tristesses d'Anne-Cécile Vandalem est à l'affiche à l'Odéon, Théâtre de l'Europe (Paris) jusqu'au 27 mai 2018.
Présent.es dans ce numéro:
Laurent Bazin, Marta Cuscunà, Chloé Dabert, Emma Dante, Judith Depaule,  Vinciane Despret, Sophie Deschamps, Estelle Doudet, Raphaëlle Doyon, Isabelle Dumont, Emmanuelle Favier, Muriel Genthon, Christiane Jatahy, Lola Lafon, Christine Letailleur, Phia Ménard, Ermanna Montanari, Camille Mutel, Maëlle Poésy, Myriam Saduis, Anne-Cécile Vandalem.
En partenariat avec La Bellone (Bruxelles) et le Centquatre (Paris). Avec le soutien de la SACD France et Belgique, du CWB et du Festival d'Avignon (présentation dans le cadre des Ateliers de la pensée 2016, vidéo à revoir ici).

martedì 30 agosto 2016

Tesi di laurea



Complimenti a Roberta Garofalo che si è laureata con il massimo dei voti!! 
Io e le ragazze non finiremo mai di ringraziarla per la cura e la passione con cui ha parlato di noi!

Per chi volesse leggerla, la tesi di laurea di Roberta Garofalo 
è scaricabile dal mio sito.

lunedì 4 aprile 2016

SI TORNA A PARIGI!!!


Un sogno resta un sogno fino a quando non si comincia da qualche parte. Io, il mio, l'ho cominciato appena due mesi fa ma già mi regala gioie: si chiama "Sorry, boys" e il Théatre de la Ville di Parigi lo ha scelto per rappresentare l'Italia al Festival Chantiers d'Europe '16!!
Se vorrete spargere la voce anche questa volta, mi farete un grande regalo: Parigi mi aspetta di nuovo e io, di nuovo, sono pronta!
(I sogni migliori raramente si cominciano da soli e questa avventura internazionale non sarebbe nata senza l'entusiasmo di Tiago Bartolomeu Costa che ha preso un aereo da Parigi, un treno da Milano e un autobus fino a Trento per essere presente al debutto. A Francesca Corona che un anno fa ci ha creduto e ha scatenato una reazione a catena e al progetto Face à Face che promuove la drammaturgia contemporanea italiana sulle scene francesi).
Ci si vede a Parigi:
SORRY, BOYS
23- 24 maggio 2016
Théâtre de la Ville, Paris
https://www.facebook.com/TheatredelaVille.Paris/
(la foto è dell'anno scorso ma la gioia è uguale)


venerdì 19 febbraio 2016

La prima volta non si scorda mai

Hanno debuttato il 3 febbraio 2016 a Trento, per la rassegna Altre Tendenze, 
le teste animatroniche del nuovo spettacolo "Sorry, boys".




Sarà la prima volta e per questo resterà
sempre la più bella


Ci sono cose fatte per durare.
E cose che no.
Anche se per crearle, lavori duro per quasi tre anni.
Loro, niente, hanno la natura delle cose brevi.
Questa cosa nuova su cui sto lavorando, è fatta per durare 75 minuti.
Ci sono voluti infiniti mesi di prove. Ci sono volute 10 persone a costruirla e poi due fabbriun falegname, 13 volontari.
1,74 quintali di ferro, 70 chili di siliconi e resine, qualche chilo di filamenti di PLA stampati in 3D, una quarantina di freni di biciclette, 60 pollici di monitor...
Ma niente, lei, questa piccola cosa, inizia e finisce in 75 minuti.
E poi? Cosa resta?
"Forse il ricordo di una risata o di uno scoppio di lacrime in coloro che hanno riso o pianto davanti a lei.
Un ricordo che scolorisce." 

E allora, mentre sono qui, con i miei compagni, a lavorare ancora su questa piccola cosa che tra poco debutterà, mi dico: speriamo di essere in tanti in quei 75 minuti.
Perché quello che resta, se resta, è per voi.


Scopri il processo di creazione.
Vieni a guardare dietro le quinte di SORRY,BOYS !

Segui il BLOG : troverai appunti, pensieri e frammenti delle vicende reali e immaginarie che hanno guidato le tappe di residenza a CENTRALE FIES.
Qui sotto, un teaser delle 
AUGMENTED RESIDENCY vi svela cosa accadeva in quelle notti in cui le porte venivano chiuse all'esterno.

mercoledì 20 gennaio 2016

A LISBONA!!


A LISBONA! A LISBONA!!
Sarà la prima volta in Portogallo!
Sarà la replica numero 100!

Se vi va di spargere la voce, ci fate un regalo perché questa, per le ragazze della Semplicità, sarà davvero una grande avventura!

5, 6 e 7 febbraio 2016
La semplicità ingannata
Teatro São Luiz, Lisbona
Portogallo

Entre 5 e 7 Fevereiro, o São Luiz apresenta, em estreia nacional, e pela primeira vez em Portugal, o trabalho da encenadora, marionetista e dramaturga italiana Marta Cuscunà, verdadeira força da natureza que reivindica um teatro comprometido, inquieto e questionador. A SIMPLICIDADE TRAÍDA não é um simples espectáculo, é uma lição de história sobre as raízes do feminismo, da liberdade religiosa, da poder da palavra e da fé, e da força das convicções.
Do convento de Santa Clara, em Udine, onde, no distante século XVII, as irmãs Clarissas reclamaram para si o direito a criar a sua própria forma de amar a Cristo, opondo-se às normas impostas pela Santa Inquisição, chega-nos um manifesto sobre a resistência, a liberdade e abnegação (sim, há pontes que podem ser feitas com "Sul concetto di volto nel Figlio di Dio”, de Romeo Castelluci, que apresentamos de 6 a 8 Maio, por coincidência outro trabalho italiano sobre fé, religião e liberdade).
A SIMPLICIDADE TRAÍDA é um retrato pungente sobre a condição feminina, assinado por um dos novíssimos nomes do teatro italiano, entre o documento e o teatro como lugar para a escrita da História.
De 5 a 7 Fevereiro na Sala-Estúdio Mário Viegas 
(dia 6 Marta Cuscunà fará uma masterclass sobre o seu trabalho, aberto a todos)